Sindrome del cane anziano, la CDS: disfunzione cognitiva

Sindrome del cane anziano, la CDS: disfunzione cognitiva


Il cane anziano

L’età anagrafica dei cani non coincide come sviluppo al calcolo che siamo abituati a fare sugli esseri umani. Intorno ai sette – otto anni, infatti, il cane è già adulto, e potrebbe cominciare a presentare alcune problematiche definibili come dovute all’anzianità, o al suo inizio.

Lentamente, avvicinandosi all’età “anziana”, il cane comincerà probabilmente ad avere meno energie, a preferire una vita sedentaria, e ad avere i primi acciacchi a livello fisico e mentale.

La CDS: Sindrome della Disfunzione Cognitiva nel cane

Con la sigla CDS si indica una disfunzione cognitiva del cane, paragonabile all’Alzheimer umano. Si tratta di una degenerazione neurologica, che comporta cambiamenti a livello di comportamento, di umore, di appetito, ma anche di risposta ai normali avvenimenti della giornata. Si tratta di una malattia la cui origine è da ricercare in una progressiva alterazione del funzionamento neuronale.

Sintomi

I sintomi della CDS sono da ricercare principalmente nel comportamento del cane. In particolare, nell’animale affetto da questa malattia, si osserva:

  • Difficoltà ad orientarsi nello spazio, anche in ambienti che conosce bene
  • Difficoltà a riconoscere ed eseguire i comandi anche semplici
  • Poca voglia di uscire e muoversi
  • Alterazione del ritmo sonno – veglia, pianto nel sonno, sonno disturbato
  • Cambiamenti comportamentali (aggressività o paura inspiegabili, ansia, depressione)
  • Diminuzione della ricerca di contatto con il proprietario, variazioni immotivate delle relazioni sociali
  • Incapacità di trattenersi: il cane comincia a fare i suoi bisogni in casa

I sintomi non compaiono improvvisamente e contemporaneamente, ma si tratta di cambiamenti graduali. E’ difficile quindi notarli, poiché i primi episodi possono essere scambiati per semplici “sviste”, o come avvenimenti legati a situazioni particolari. Spesso il proprietario si chiede come mai il cane non abbia voglia di giocare come al solito, o perché non obbedisca.

Per quanto riguarda l’obbedienza, bisogna tener conto che un animale in stato confusionale può facilmente non essere in grado di rispondere adeguatamente ad un comando, o reagire in maniera per noi inspiegabile. In genere, se l’animale ha una certa età e nel corso del tempo si nota il sopraggiungere di uno o più di questi sintomi, è bene considerare la possibilità della CDS.

Diagnosi e cura

La diagnosi di CDS viene fatta per esclusione. In presenza di sintomi, per prima cosa il veterinario escluderà le altre patologie correlate. In alcuni casi la diagnosi potrebbe essere complicata dalla comorbidità, o dalla presenza di problematiche quali tumori, traumi, diabete, infezioni intestinali o urinarie. In assenza di altre spiegazioni cliniche per le variazioni comportamentali del nostro amico, si può valutare l’ipotesi della disfunzione cognitiva.

Naturalmente, più l‘età del cane è avanzata, più l’ipotesi sarà verosimile. Non esistono cure per la naturale degenerazione cognitiva del cane, ma è possibile fermarne o rallentarne la corsa. Generalmente vengono somministrati:

  • Farmaci psicotropi, per stimolare le funzioni cognitive
  • Farmaci vasodilatatori, per migliorare l’afflusso di sangue ed ossigeno al cervello
  • Integratori alimentari

Altri accorgimenti attraverso i quali possiamo aiutare quotidianamente il nostro amico sono:

  • Continuare a stimolarlo regolarmente con giochi ed attività, che lo aiutino ad utilizzare olfatto, vista ed udito per orientarsi nello spazio.
  • Mantenere un buon livello di esercizio fisico, che ha una funzione benefica sia sul fisico che sul tono dell’umore. Se si stanca facilmente o non esce volentieri, si possono fare passeggiate più brevi del solito ma più frequenti.
  • Rassicurare l’animale ed evitare di sgridarlo bruscamente se sporca in casa
  • Prestare particolare attenzione alla cura del corpo, per mantenere un buon livello di contatto e di interazione sociale.