Il ciclo estrale della gatta, le 4 fasi del calore

Il ciclo estrale della gatta, le 4 fasi del calore


A differenza dell’uomo, le gatte hanno sì un ciclo riproduttivo, ma funziona in maniera totalmente differente.

Partiamo dal nome: quello dei gatti si chiama ciclo estrale, e non mestruale, poiché l’ovulazione non avviene a cadenza regolare (appunto mensile nel caso delle donne), ma avviene solamente dopo la fecondazione.

Il calore della gatta

Le fasi del calore della gatta sono quattro, ben distinguibili tra loro:

  • Proestro. Il gatto presenta la tipica sintomatologia, e manifesta il calore in maniera inconfondibile. Il proestro dura qualche giorno, ed in questo lasso di tempo la gatta non si lascia avvicinare dal maschio anche se attira la sua attenzione.
  • Estro. E’ la fase più acuta del calore, durante la quale la gatta mostra chiaramente la sua disponibilità a ricevere il maschio. L’animale si fa più rumoroso ed intensifica i suoi richiami. Si posiziona con il didietro in alto, indicando chiaramente le sue intenzioni.
  • Metaestro. Se fecondata, la gatta porta a termine la gravidanza, e dopo di essa resterà inattiva per circa un mese, per allattare. In caso contrario, per qualche giorno di “pausa” la gatta rifiuterà il maschio, preparandosi al calore successivo.
  • Anaestro. Periodo di inattività, che anticipa una nuova fase.

La gatta va in calore nel periodo compreso tra febbraio ed ottobre, quindi in coincidenza dei mesi più caldi dell’anno. Il ciclo del gatto dura poche settimane poiché, se non fecondata, la gatta riprende quasi immediatamente il calore.

Il gatto ha perdite di sangue?

La risposta è no: a differenza dell’uomo, o anche del cane, il gatto non ha vere e proprie mestruazioni, e non ha perdite di sangue durante il calore. Questo perché l‘ovulazione felina avviene solamente dopo la fecondazione.

Il pene del maschio infatti è dotato di piccoli uncini, che servono a far fuoriuscire l’ovulo al momento opportuno, garantendo la fecondazione.

La gatta in calore quindi sarà rumorosa e fastidiosa, ma non bisogna preoccuparsi di perdite in giro per casa.

Sintomi del calore

Anche per chi non ne ha esperienza, il calore della gatta è piuttosto semplice da riconoscere.

L’animale diventa rumoroso, miagola spesso e forte con lamenti prolungati a volume piuttosto alto. Si rotola per terra facendo le fusa, è coccolona e si struscia contro mobili e persone mostrando chiaramente le sue intenzioni. Se non accontentata, una gatta in calore può diventare un tormento per chi vive con lei e… per tutto il vicinato!

Altri sintomi possono essere variazioni di appetito o la tendenza ad urinare spesso, a volte spruzzando fuori dalla lettiera, per spargere l’odore ed attirare i maschi. Il gatto non soffre durante l’estro, tuttavia se non vogliamo cuccioli e non possiamo quindi accontentare il suo naturale desiderio, sarebbe bene sterilizzare l’animale prima del primo calore, in modo da evitarle lo stress della delusione  e soprattutto da ridurre il rischio di malattie tumorali in seguito.

Perdite di sangue

Come abbiamo detto, il gatto non ha mestruazioni con perdite di sangue. Se perciò notiamo che, durante il calore o in altri momenti, la gatta ha perdite ematiche dalla vulva, è bene consultare immediatamente il veterinario.