Cibi tossici per il cane: alimenti da non dare ai cani

Cibi tossici per il cane: alimenti da non dare ai cani


Intossicazione ed avvelenamento: sintomi

Una frequente causa di malessere per i cani è l’ingestione – accidentale o meno – di alimenti o sostanze che provocano effetti collaterali più o meno gravi. Affidarsi completamente al loro istinto dando per scontato che non mangeranno e staranno naturalmente lontani da ciò che può essere dannoso è un atteggiamento errato da parte nostra.

Se molte sostanze tossiche o velenose (ad esempio detersivi o componenti chimici) hanno un odore repellente che non invoglia certo all’assaggio, nelle nostre case ci sono molti altri pericoli. I sintomi di intossicazione o avvelenamento sono vari, e possono comprendere

  • scialorrea e/o vomito
  • diarrea, anche emorragica
  • disturbi gastrointestinali
  • tremori
  • sudorazione
  • apatia
  • rigidità degli altri
  • scoordinazione e difficoltà a camminare
  • convulsioni
  • respiro affannato
  • sangue dal naso
  • pallore, irritazione delle mucose

I sintomi possono sopraggiungere subito dopo l’ingestione o anche qualche ora più tardi. La loro gravità dipende sia dalla sostanza in questione che dalla quantità in cui è stata assunta dall’animale.

Cibi tossici per il cane

Non sono pochi i cibi normalmente reperibili nelle nostre case, che possono essere dannosi per l’organismo dei nostri amici cani. Vediamone alcuni tra i più comuni.

Teobromina e caffeina: cioccolata, té, caffé

Si tratta di sostanze che si trovano in cioccolata, té, caffé. La pericolosità di questi alimenti dipende molto dalla quantità assunta dall’animale, in rapporto anche al suo peso. Nel caso del cioccolato ad esempio quello amaro è più pericoloso di quello al latte, ed una dose anche piccola può risultare fatale. I primi sintomi compaiono dopo poche ore (da 1 a 4), e comprendono: vomito, diarrea, iperattività e iperriflessia, sino ad arrivare a disturbi cardiaci e convulsioni.

L’esito dell’avvelenamento può portare alla morte nel giro di due o tre giorni. Leggermente meno pericoloso è il caffé, che come per gli uomini ha un effetto eccitante sul cane. La dose tossica di caffé equivarrebbe a 15-20 tazzine, e difficilmente il cane ha modo di berne così tanto… tuttavia è necessario prestare comunque attenzione: il discorso è più rischioso se si parla di ingestione di polvere, chicchi o di preparati contenenti caffé, come ad esempio molti dolci, industriali o casalinghi. Per sicurezza, meglio tenere fuori dalla portata dei nostri amici tutte queste sostanze.

Alcool

L’etanolo contenuto nelle bevande alcooliche ha sul cane lo stesso effetto che ha sull’uomo. Il suo assorbimento da parte dell’organismo è piuttosto veloce, per cui i sintomi compaiono in breve tempo. Il cane sarà inizialmente agitato, per poi abbattersi. I movimenti diventeranno difficoltosi, dato che perderà il controllo dei centri nervosi.

Se le quantità sono elevate si può arrivare al collasso, al coma etilico ed alla morte. Quando il cane ingerisce alcool (liquido o contenuto in altre preparazioni) sarebbe bene farlo vomitare immediatamente, prima che l’etanolo entri in circolo. Se non si riesce, meglio contattare il veterinario: il rallentamento dei centri nervosi infatti provoca difficoltà respiratorie potenzialmente mortali, ed è possibile che il cane abbia bisogno di respirazione artificiale.

Luppolo

La birra è particolarmente pericolosa perché oltre all’alcool contiene luppolo. Questa pianta è altamente tossica per gli animali, provoca una febbre altissima che sale vertiginosamente (ipertermia maligna) e porta il cane alla morte nel giro di pochissimo tempo. Se ci accorgiamo che il nostro cane ha ingerito della birra, anche solo leccando il fondo del bicchiere, l’unica soluzione è portarlo immediatamente dal veterinario perché possa procedere tempestivamente con le cure adeguate.

Uva e uvetta

L’intossicazione da uva e derivati è ancora relativamente sconosciuta: non si conosce esattamente quale sia il componente che scatena la reazione, per cui non è ancora possibile somministrare antidoti. Purtroppo l’uva è tra la frutta che il cane mangia volentieri, perciò il pericolo è relativamente alto. Se ingerita in quantità anche non elevate, l’uva provoca nel giro di poche ore vomito e diarrea. In parte viene espulsa con le feci, ma la parte che viene assorbita dall’intestino e finisce nei reni provoca insufficienza renale acuta con esito fatale. 

Insaccati

Sebbene praticamente tutti i cani siano golosissimi di prosciutto e affini, si tratta di alimenti contenenti moltissimo sale, e spesso anche un’elevata quantità di grassi. Gli effetti collaterali vanno da dolori di stomaco a seri problemi gastrointestinali, che possono sfociare in una pancreatite.

Cipolle, aglio, scalogno e simili

Le piante della famiglia Allium sono pericolosissime per il cane, ma diffusissime sia nella cucina casalinga che in quella industriale. La controindicazione per il cane è che le molecole di questi vegetali si legano ai suoi globuli rossi,  provocando anemia nel giro di pochi giorni. I sintomi sono: possibile ittero, labbra pallide, urina rossa, apatia, difficoltà a respirare, sino al possibile coma.

La dose tossica non è quantificabile con esattezza, ma è relativamente bassa. Per questo è sconsigliato dare al cane gli avanzi della nostra tavola, così come sono proibiti gli omogeneizzati per bambini, perché contengono polvere di cipolla come aromatizzante.

Solanacee

Appartengono alla famiglia delle solanacee verdure quali melanzane, patate e pomodori. Si tratta di vegetali che il cane non deve assolutamente consumare crudi. Le molecole velenose per i nostri amici si trovano principalmente nella buccia e/o nelle parti verdi. Queste verdure vanno sempre cotte e ben pulite prima di lasciarle avvicinare al cane, ed è fondamentale che le quantità siano minime.

Ossa e noccioli

Il problema di questi alimenti è … la loro forma e consistenza, non i componenti. I cani tendono a mangiare velocemente ed ingordamente, perciò è facile che noccioli della frutta o le ossa che sgranocchiano golosamente finiscano per danneggiare il loro organismo. Parti intere possono incastrarsi in gola causando soffocamento, mentre se il cane dovesse riuscire a rompere e masticare le parti dure, alcune schegge potrebbero facilmente graffiare o conficcarsi nelle pareti di trachea, stomaco, esofago o intestino.

Funghi

I funghi vanno in ogni caso evitati nell’alimentazione del cane. Che siano crudi o cotti, indipendentemente dalla quantità, il rischio è  troppo alto per potersi permettere di correrlo. Nelle prime ore dall’ingestione possono comparire vomito e diarrea, mentre col passare del tempo i problemi si acuiscono notevolmente. Nel giro di poco poi possono comparire complicazioni letali, come la sindrome falloidea (che impedisce il funzionamento del fegato) e la sindome orellanica, che deteriora i reni.

Zuccheri e dolci

Gli zuccheri contenuti nei dolci, ed in particolare lo xylitolo (presente spesso nei prodotti industriali) sono difficilissimi da assimilare per il cane. La loro assunzione provoca danni a lungo termine, alterando i valori del suo organismo. Se il consumo di dolci è abitudinario, oltre a danni a denti e gengive ed obesità, il cane può facilmente sviluppare il diabete canino, patologia che richiede particolari attenzioni e le cui complicazioni possono essere molto gravi.

Impasto crudo

L’impasto crudo per pane e pizza risulta una leccornia irresistibile per l’olfatto canino. Se ne ha la possibilità il cane ne mangerebbe a volontà, poiché è saporita ed il profumo davvero invitante. Il pericolo degli impasti crudi non consiste nei  loro ingredienti, ma nel fatto che il prodotto continua a lievitare nello stomaco del cane. La lievitazione produce etanolo ed anidride carbonica, e fa si che lo stomaco si riempia letteralmente di pasta e gas. In questo caso è sconsigliato far vomitare il cane, anzi, tentare potrebbe aggravare la situazione. Nei casi più gravi si dovrà ricorrere all‘intervento chirurgico per rimuovere manualmente la pasta che fermenta nello stomaco.

Cosa fare se il cane ha ingerito alimenti tossici

Se il nostro amico presenta i tipici sintomi di avvelenamento o intossicazione, è bene contattare immediatamente il veterinario. Cerchiamo di capire quale potrebbe essere la sostanza incriminata, e riferiamo con sincerità al medico, ove possibile specificando anche le quantità di sostanza ingerita. Seguiamo poi scrupolosamente le indicazioni del veterinario, che valuterà quali sono le possibilità migliori per far star meglio il cane.

Leggi anche il nostro articolo sulle piante tossiche per i cani.