Trovare un cane abbandonato: cosa fare e chi chiamare?
Trovare un cane abbandonato
Purtroppo è ancora diffusa la barbara usanza di abbandonare gli animali. Soprattutto in estate infatti, padroni sconsiderati lasciano Fido sul ciglio della strada, per non portarlo in vacanza con loro. Altre volte invece i cani vengono abbandonati per ragioni diverse: magari una cucciolata numerosa di cui non ci si vuole prendere cura, oppure perché non si è più in grado di occuparsene o di gestirli.
Qualunque sia il motivo, abbandonare un animale è un atto non solo riprovevole, ma perseguibile a norma di legge. Può succedere anche che sia l’animale ad allontanarsi, magari perdendosi incidentalmente, o per allontanarsi da una
situazione in cui è maltrattato. Cosa fare se si trova un cane abbandonato? A chi bisogna rivolgersi?
Come capire se il cane è davvero solo
Il primo passo da compiere in presenza di un cane che si aggira da solo, è capire se realmente è stato abbandonato. Potrebbe semplicemente essersi allontanato un po’, ed il padrone potrebbe essere alla sua ricerca. Per prima cosa quindi bisogna guardarsi bene intorno, al fine di localizzare al più presto il proprietario.
Se è stato abbandonato intenzionalmente, probabilmente il padrone gli avrà tolto il collare per evitare di essere rintracciato. In questo caso, sarà facile notare il pelo più schiacciato o un po’ rovinato sul collo, dove il collare generalmente sfrega sulla cute. Se insomma l’animale ha ancora il segno del collare, probabilmente è stato lasciato solo.
Altri segnali possono venire dal suo atteggiamento. Un animale abituato al contatto con l’umano, infatti, probabilmente sarà alla ricerca del suo padrone. Annuserà in giro, guardandosi intorno, e sarà spaventato dalla mancanza del suo punto di riferimento principale.
Cosa fare se trovate un cane abbandonato?
Una volta accertato che il cane è realmente solo, possiamo procedere al suo soccorso. E’ fondamentale non spaventarlo: si trova già in una condizione di forte stress, e probabilmente è più impaurito che mai. Bisogna avvicinarlo lentamente, evitando di corrergli incontro o fare movimenti bruschi che potrebbero farlo scappare. Meglio avvicinarsi lateralmente, abbassandosi al suo livello, ed assumere una postura con la testa reclinata: sono segnali che indicano la vostra non aggressività.
Se l’animale è spaesato ma non mostra segni di sofferenza fisica e non è ferito, è possibile offrirgli cibo o acqua per convincerlo a farsi avvicinare. Una volta guadagnata la sua fiducia, se il cane si lascia accarezzare è il momento di controllare attentamente se ha una medaglietta, e se riporta ferite. Il passo successivo è quello di improvvisare un guinzaglio (da lasciare morbido), in maniera da assicurarsi che il cane non fugga mentre si valuta la situazione e/o si aspettano i soccorsi.
Suggerimenti utili
- Un cane ben nutrito e pulito, non in pericolo, anche se senza medaglietta, potrebbe essere un “cane di quartiere”. In questo caso è controindicato allontanarlo dalla sua zona, poiché sarebbe come toglierlo da casa. Chiedere informazioni ai passanti ed ai negozianti è un’ottima idea: i cani di quartiere infatti sono normalmente ben conosciuti da chi abita nella zona.
- Meglio non dare da bere o da mangiare ad un animale che mostra evidenti segni di malessere o è ferito, per non rischiare di peggiorare il suo stato. Chiamare immediatamente i soccorsi.
- Se il cane ha una medaglietta, contattare il numero riportato su di essa è il primo passo da compiere. Solo in caso il proprietario non risponda o rifiuti di venire a prenderlo, si può procedere telefonando ai Servizi Veterinari della ASL del territorio, ai Vigili Urbani, a Polizia o Carabinieri.
- Se il cane si trova in mezzo ad una tangenziale, o peggio in autostrada, non bisogna assolutamente fermarsi per soccorrerlo. Fermare l’auto infatti potrebbe causare incidenti. E’ però importante contattare tempestivamente la polizia e segnalare la presenza dell’animale, indicando la posizione dell’avvistamento il più precisamente possibile.
Dove portare il cane abbandonato
Una volta avvicinato il cane, ed avvertite le autorità competenti del suo ritrovamento, si può scegliere se lasciarlo in affido a loro, o occuparsi di lui almeno temporaneamente. Nel primo caso, il cane sarà mandato ad un canile, dove resterà in osservazione per un breve periodo. Durante questi giorni l’animale verrà sottoposto a controlli veterinari, sarà accertata la presenza o meno del chip, e si tenterà di contattare il padrone.
Se il cane è in buona salute e non si risale al proprietario, l’animale verrà successivamente dato in adozione, secondo la prassi del canile. Se invece chi lo ritrova decide di portarlo a casa, per prima cosa urge una visita veterinaria. Solamente il medico infatti potrà stabilire approfonditamente il suo stato di salute e nutrizione, riconoscere la sua età e la presenza di eventuali traumi interni magari non visibili ad occhio nudo.
L’animale andrà poi accolto in famiglia con molta delicatezza ed affetto, sempre tenendo conto della situazione particolare. Un animale di cui non si conosce la storia infatti potrebbe aver subito traumi (l’abbandono stesso è un trauma!), ed alcune sue reazioni ai nostri gesti potrebbero essere imprevedibili.
Il chip
Il chip è un dispositivo sempre più diffuso, che dal 1991 è utilizzato in sostituzione del sempre meno utilizzato tatuaggio. Contiene un codice di 15 cifre grazie al quale, attraverso un apposito lettore, si può risalire sia ai dati dell’animale, che al suo proprietario. Generalmente il chip viene inserito sull’interno coscia o nell’orecchio – le stesse zone dove si fa il tatuaggio.
Ogni studio veterinario è dotato dell’apposito lettore, e se portate il cane dal medico la lettura del chip dovrebbe essere gratuita. Spesso da inesperti è difficile vedere sia il chip che il tatuaggio: un motivo in più per rivolgersi al più presto ad un veterinario, che saprà cercarli e decodificarli.
Importante
E’ fondamentale contattare in primis le autorità. Non è infatti possibile portare autonomamente il cane al canile, poiché le strutture si fanno carico dell’animale solo se nominate dalle autorità competenti. Presentandoci al canile in assenza di un verbale di denuncia da parte nostra firmato da Polizia o Carabinieri, infatti, saremmo considerati come i responsabili dell’animale, e dovremo pagare le spese di mantenimento alla struttura.