Quali sono le razze canine più antiche? 10 cani di razza pura

Quali sono le razze canine più antiche? 10 cani di razza pura


Il cane è proverbialmente il migliore amico dell’uomo. Non solo: il cane è uno degli animali dalle origini più remote, apprezzato e stimato dall’uomo che per le sue caratteristiche lo ha scelto come compagno. Si tratta infatti di animali robusti, veloci, in grado di cacciare ma anche di stabilire rapporti tra loro e con gli altri esseri viventi.

Sono animali indipendenti ma allo stesso tempo sanno che l’unione fa la forza e, in condizioni favorevoli, sono in grado di collaborare e vivere in branco. La loro intelligenza e l’addestrabilità li hanno resi compagni dell’uomo, che nel corso dei secoli ha selezionato le diverse razze.

Lo scopo della selezione era inizialmente quello di creare compagni di lavoro ad hoc, ma non solo! Negli ultimi secoli infatti il cane è diventato anche un amico, un membro della famiglia, o un gioiello di bellezza e/o ubbidienza da sfoggiare.

Vediamo alcune delle razze canine più antiche tutt’ora esistenti.

Shar Pei

Cane di taglia media, con un caratterino che richiede tempo ed esperienza per essere addestrato. Lo Shar Pei è uno dei cani più antichi al mondo, e geneticamente è ancora molto vicino al lupo. Ha origini orientali, e la sua caratteristica inconfondibile sono le rughe e pieghe sulla pelle. Originariamente usato come animale da combattimento, erano proprio queste pieghe a permettergli di muoversi anche se stretto nel morso dell’avversario. Arrivò negli USA in tempi recenti, salvandosi dal rischio di estinzione.

Chow Chow

Come lo Shar Pei, il Chow Chow è una razza orientale ancora vicina al principale progenitore: il lupo. Proviene dalla Cina, dove già 2000 anni fa veniva utilizzato come guardiano dei templi. Forti e resistenti, dall’aspetto maestoso e dalla folta pelliccia che ricorda un leone, sono animali robusti, impiegati anche come cani da pastore e da guardia. Curiosa caratteristica è quella della colorazione della lingua, che è tendente al blu.

Akita Inu

Anch’esso di origini orientali, ci sono testimonianze del suo utilizzo come cane da caccia (per selvaggina e perfino agli orsi) già a partire dal VII secolo. Discendente diretto dell’ancora più antico Mategi Inu, intorno al 1700 la sua bellezza ed il suo portamento ne fecero la razza prediletta della classe nobile. Erano tenuti in così alta considerazione che addirittura esistevano regole e parole speciali per riferirsi a loro e prendersene cura.

Levriero Afghano

Il levriero afghano ha fatto il suo ingresso in Europa solo nel 1800. Eppure si tratta di un animale dalle origini antichissime: sembra infatti che dipinti raffiguranti un animale molto simile a questo cane fossero in circolazione già due millenni fa. Il suo aspetto elegante ed inconfondibile lo rende davvero unico al mondo. Si tratta di un cane di taglia grande, con zampe magre e sottili, portamento altezzoso, ed un lungo manto liscio che incornicia il corpo ed in particolare il muso affusolato.

Siberian Husky

Questa razza è stata importata in America tra 1800 e 1900, e riconosciuta solo nel 1930. La sua storia tuttavia è molto più antica, ma per secoli è rimasta confinata tra le tribù originarie della Siberia, che vivevano isolate dal resto del mondo. Il popolo Ciucko infatti da sempre utilizzava questi animali per trainare le slitte su cui erano soliti muoversi trasportando pelli, selvaggina ecc. La selezione avveniva non solo in base alla forza ed all’abilità di trainare, ma anche e soprattutto secondo il carattere, l‘ubbidienza e la capacità del cane di lavorare in muta con gli altri. Il temperamento dell’animale e l’affiatamento con il padrone e con gli altri cani infatti poteva fare la differenza tra la salvezza e la morte nelle dure condizioni climatiche dell’Alaska.

Carolina Dog (Dingo Americano)

Scoperti di recente in una zona particolarmente fredda del Sud Carolina, questi animali sono considerati una razza pura. Ciò significa che il loro DNA non è stato contaminato da incroci o manipolazioni, e si può supporre che la razza esista da tempo e sia rimasta immutata nei secoli. Questo è stato possibile grazie all‘isolamento in cui questi cani hanno vissuto a lungo, senza contatto con l’uomo o con altre specie di loro simili. Simili ad un cane selvatico, se adottati ed addestrati sin da cuccioli possono essere buoni animali domestici.

Pechinese

Come suggerisce il nome, questa piccola razza è originaria della Cina. La sua esistenza è testimoniata da reperti risalenti al 2000 a. C., ma la sua importanza crebbe soprattutto grazie ai monaci buddhisti. Considerati come animali sacri infatti, i pechinesi godevano di un trattamento particolare, ed erano protetti: gli stessi reali li custodivano impedendone la diffusione. Nel 1800 moltissimi esemplari vennero uccisi per evitare che cadessero nelle mani degli inglesi, che riuscirono tuttavia a trovarne alcuni vivi, portandoli in Europa, da dove si diffusero velocemente.

Lhasa Apso

Inizialmente allevato nei templi tibetani per la sua somiglianza al “leone di Buddha”, similmente al pechinese il lhasa apso ha goduto nei secoli di una particolare considerazione. Con un inconfondibile e setoso manto lungo, questo cane di taglia piccola è in grado di resistere a temperature particolarmente rigide. Usato come animale da allarme per la sua voce squillante, nei templi il suo compito era svegliare i cani da guardia veri e propri.

Basenjii

Conosciuto anche come “cane del Congo“, non è molto noto in Europa, ma è diffusissimo ancor oggi in Africa. La sua esistenza è davvero antichissima: alcune pitture rupestri risalenti addirittura al 6000 a.C. raffigurano animali identificabili con questo cane. La sua peculiarità è nella voce: il basenjii infatti non abbaia, ma emette un suono simile ad un canto. Anche la sua andatura ed il suo portamento sono peculiari, simili a quelli di una gazzella o di un veloce animale selvatico.

Saluki

Animale poco diffuso in Europa, dall’aspetto elegante e maestoso. Da millenni era compagno delle tribù nomadi, utilizzato da loro per la caccia e considerato ufficialmente il cane reale dei faraoni d’Egitto. Arrivò in Europa solo nel 1800, ma era conosciuto ed utilizzato già tra le antiche popolazioni mesopotamiche. E’ un animale dolce e tende a legarsi in particolare con una sola persona della famiglia, a volte due, ma rimane sempre piuttosto selettivo.

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