Prendere un secondo gatto: come introdurlo in casa?
Uno o due gatti? Sì o no?
Spesso il proprietario di un animale si chiede se il suo amico non abbia bisogno di compagnia. Certamente un gatto che trascorre molto tempo in casa da solo potrebbe giovare della presenza di un suo simile, con cui giocare e non annoiarsi nell’attesa del padrone. E’ però importante considerare che il gatto è un animale in genere piuttosto territoriale, ed anche le razze più bendisposte alla convivenza hanno bisogno di un adeguato processo di ambientamento.
Un micio che abbia vissuto a lungo in casa come padrone incontrastato degli spazi, non accetterà certo di buon grado la presenza di un suo simile che, almeno inizialmente, non è altro che un potenziale avversario. D’altra parte, superato il periodo iniziale e messi in chiaro rapporti e gerarchie, essere in due permetterà agli animali di giocare, distrarsi, e trascorrere le giornate in assenza del proprietario.
Abituare i gatti alla convivenza, l’inserimento
Prima di portare a casa il nuovo arrivato, è bene preparare tutto per un’accoglienza serena. Se per questioni pratiche è necessario cambiare posizione agli accessori del micio già presente in casa, meglio farlo con un certo anticipo rispetto all’arrivo del nuovo gatto. Questo gli permetterà di abituarsi al nuovo assetto, e di non dover affrontare troppi cambiamenti in una volta.
Il segreto di una convivenza di successo è la mancanza di competizione. Ognuno dei gatti deve essere certo di non dover litigare per cibo, acqua, lettiera ed un luogo tranquillo. E’ quindi importante che ognuno abbia i suoi accessori, non solo all’inizio, ma per tutta la durata della loro convivenza domestica. Una buona idea è fare in modo che, almeno i primi tempi, i gatti abbiano a disposizione una zona della casa con tutto il necessario. Questo trucchetto è utile soprattutto durante le assenze del padrone, per mantenere entrambi gli animali in sicurezza quando nessuno li può tenere d’occhio.
Un altro trucco è, ogni giorno, scambiare la coperta o i cuscini da una zona della casa all’altra: in questo modo i gatti possono sentire l’odore dell’altro ed abituarcisi. Ripetiamo che in ogni “zona” devono essere presenti le ciotole di cibo ed acqua, ed una lettiera.
L’incontro, come presentare il secondo gatto al primo?
Il primo incontro tra gli animali non dovrebbe essere immediato. Se, come detto sopra, si riesce a ritagliare uno spazio per ogni gatto, si possono mettere le ciotole di entrambi vicine alla porta che li divide. In questo modo percepiranno la presenza l’uno dell’altro, ma non potranno vedersi. Assoceranno inoltre i rispettivi odori al piacevole momento del pasto, collegandoli quindi con qualcosa di positivo.
Il primo incontro vero e proprio dovrebbe avvenire sotto la sorveglianza del proprietario, che potrà eventualmente tranquillizzare gli animali con carezze, coccole, parole. I faccia a faccia iniziali dovrebbero essere brevi, e prolungarsi man mano che i gatti dimostrano di gradire o per lo meno tollerare la presenza l’uno dell’altro. Potrebbero volerci alcuni giorni, o addirittura settimane, ma rispettando i tempi di ogni animale si riuscirà a far convivere i gatti senza problemi.
Come scegliere il nuovo arrivato
Non esiste una ricetta precisa per far andare d’accordo gli animali. In generale, qualche scaramuccia è sempre possibile, anche se con le dovute accortezze non è difficile ridurre i danni al minimo. Se il gatto già presente è giovane e giocherellone, meglio scegliere un coetaneo, dato che la vitalità di entrambi li porterà più facilmente a socializzare per la voglia di giocare.
Se invece in casa il micio è adulto o anziano, meglio un altro animale adulto e/o molto tranquillo, dato che l’energia dei cuccioli potrebbe risultare molesta per un animale più pacato. In ogni caso, è il padrone a conoscere bene il carattere del suo gatto, e solo lui potrà valutare quali siano le caratteristiche che il nuovo micio deve avere per andare d’accordo col veterano di casa.
Cose da fare
- Il nuovo arrivato deve prendere pian piano confidenza non solo con gli altri abitanti della casa (umani e non), ma anche con gli ambienti. Se i primi tempi è meglio preparare per lui una porzione ristretta della casa con tutto il necessario, man mano dovremo lasciargli vedere anche il resto degli spazi. Se il micio è timido e la convivenza tarda a decollare, meglio allontanare il “vecchio” abitante per qualche minuto, mentre il nuovo gatto esplora una stanza. Man mano che il nuovo lascerà il suo odore e le sue tracce nei diversi angoli della casa, anche l’altro si abituerà alla sua presenza, e gli incontri saranno via via più facili per entrambi.
- Il gatto di casa ha bisogno di dosi extra di coccole ed attenzioni, e di essere rassicurato sulla sua posizione. Non deve essere sgridato se si mostra diffidente o soffia al nuovo gatto, dato che si tratta di reazioni istintive e normalissime. E’ necessario dimostrargli che il suo cibo e le sue attenzioni non gli verranno tolte, perciò in questo periodo è possibile anche “viziarlo” con qualche piccolo premietto, una leccornia, o una sessione di giochi extra con il padrone.
Cose da non fare
- Mai prendere in braccio uno dei due gatti per avvicinarlo all’altro. Nessuno dei due gradirebbe l’incontro forzato.
- Sgridare il micio che soffia al nuovo arrivato: è una reazione perfettamente normale.
- Non esporre il nuovo di casa in mezzo a una stanza alla curiosità dell’altro, nemmeno se protetto in una gabbietta o nel trasportino. Sarebbe fastidioso e spaventoso per lui, e l’altro lo vivrebbe come un’intrusione piuttosto violenta.
- Non forzare gli incontri.
Dopo quanto tempo andranno d’accordo?
La risposta a questa domanda non può essere universale. Ogni gatto ha i suoi tempi, e molto dipende dal rapporto che il primo micio ha con il suo territorio, ma anche con il proprietario. Gatti più adulti, abituati a vivere da soli ed a gestire spazi e tempi della casa in autonomia potrebbero metterci più tempo a cambiare i propri ritmi per adattarsi alla convivenza. Micetti ancora cuccioli o comunque giovani invece sono per natura più inclini alla curiosità ed al gioco, e potrebbero accettare di buon grado ed abbastanza velocemente la presenza di un compagno.
E’ però possibile anche il contrario, ovvero che un gattone annoiato sia da subito contento di trovare un amico in un suo simile, mentre un giovane territoriale ed irruento reagisca male alla presenza di un rivale. In ogni caso, il fattore fondamentale per una convivenza di successo sarà l’impegno e la pazienza del proprietario, che deve mediare con attenzione tra i due animali, non facendo mai mancare a nessuno giochi, attenzioni e coccole, oltre naturalmente a cibo e cura dell’igiene.