La sindrome di Klinefelter nei gatti: cos'è il gatto calico?

La sindrome di Klinefelter nei gatti: cos’è il gatto calico?


Cos’è la Sindrome di Klinefelter

La sindrome di Klinefelter è una anomalia genetica, che colpisce gli uomini ma può occorrere anche negli animali, in particolare nei felini. Come è noto, il sesso femminile (di qualunque specie) è dato dalla presenza di due cromosomi X (XX), mentre quello maschile dalla presenza di una sola X (XY).

L’anomalia alla cui base sta la sindrome di Klinefelter comporta la presenza di un cromosoma X aggiuntivo, per cui il maschio avrà una formazione genetica semplificabile con XXY. Questa sindrome comporta conseguenze soprattutto a livello di maturazione e sviluppo dell’apparato riproduttivo, in tutte le specie nelle quali si presenta.

Cause e conseguenze della Sindrome di Klinefelter

Le cause della Sindrome di Klinefelter sono genetiche e non ereditarie. Essa infatti dipende dalla composizione del DNA, e da un errore che porta alla sovrannumerazione del cromosoma X. I soggetti affetti da tale sindrome (maschi XX-Y) possono presentare diversi sintomi, anche a seconda della specie cui appartengono.

La “forza” del cromosoma X raddoppiato comporta una minor secrezione degli ormoni maschili, e di conseguenza uno scarso sviluppo dei caratteri sessuali secondari.

Nell‘uomo ad esempio questa sindrome si manifesta con una marcata accentuazione di caratteri fisici femminili, ed un ridotto sviluppo dei caratteri maschili. Sempre nell’uomo, oltre alle problematiche riproduttive, spesso a questa sindrome sono associati disturbi quali ritardo mentale e diabete.

Sindrome di Klinefelter nel gatto

Per quanto riguarda i felini, la Sindrome di Klinefelter è piuttosto rara. I gatti affetti da tale anomalia sono circa 1 su 3000, e sono facilmente riconoscibili ad occhio nudo. Infatti ad essa è associata una particolare colorazione del manto, chiamata calicò. Come è noto, i gatti calico, ovvero tricolori, sono generalmente femmine, tanto che il sesso di questi animali è individuabile immediatamente.

Tuttavia, i rarissimi casi di maschi che portano questa colorazione sono sicuramente affetti dalla sindrome di Klinefelter. Infatti la triplice colorazione dipende dagli alleli posti sul cromosoma X. Se quindi è relativamente frequente e comunque possibile che questa colorazione si presenti su una femmina che ha due cromosomi X, nel maschio può presentarsi solamente in caso di maschio XXY. XXY però è appunto l’anomalia cromosomica da cui dipende la sindrome.

Il gatto XXY quindi avrà tre colori sul manto, ma sarà sterile. E’ possibile che un gatto XXY presenti alcune problematiche di salute e sia più delicato della media, tuttavia la conseguenza maggiore della sindrome nel gatto è comunque la sterilità.

Gatto calico e superstizione

Il gatto maschio tricolore è, come abbiamo detto, una rarità assoluta. Ancora più raro il caso di un maschio calicò in grado di procreare (circa 1 su 10.000). La sua rarità ha decretato il successo di questo animale, considerato un amuleto di buona fortuna.

Il famoso e diffusissimo gatto giapponese che spesso ci accoglie muovendo meccanicamente la zampa all’ingresso dei negozi, è ispirato proprio al gatto calicò. Il suo nome in giapponese è Maneki Neko; la celebre statuetta è stata creata nel XIX secolo, ed anche se a noi occidentali sembra proprio che stia salutando… in realtà il gesto compiuto da questi simpatici soprammobili indica che ci sta chiedendo di avvicinarci.