La febbre del gatto: come misurarla, quanto dura e cosa fare

La febbre del gatto: come misurarla, quanto dura e cosa fare


Temperatura corporea del gatto

Diversamente dagli esseri umani, il gatto sano ha una temperatura media corporea di 38° – 39°: molto più alta della nostra! Se la temperatura del gatto scende sotto i 38° si parla di ipotermia, mentre se è superiore ai 39° l’animale è in stato di ipertermia.

Come capire se il gatto ha la febbre (senza termometro)

La febbre di per sé non è una malattia, ma uno dei sintomi che accompagnano o possono accompagnare diversi disturbi. L’innalzamento della temperatura corporea infatti è la risposta dell’organismo ad un evento come un’infezione, virale o batterica. Spesso ci sono altri sintomi che accompagnano la febbre e che possono fungere da campanello d’allarme ancora prima di darci la certezza, che otterremo solo con una misurazione accurata.

Spesso il gatto febbricitante soffre di malessere generale, può perdere l’appetito o cambiare repentinamente alcuni suoi comportamenti. Potrebbe ad esempio tendere a nascondersi, rifiutarsi di mangiare o lamentarsi con miagolii più o meno forti. Altri sintomi che accompagnano frequentemente la febbre sono: respirazione accelerata, vomito o diarrea, pelo sporco, apatia.

E’ diffusa la credenza secondo cui se il gatto ha il naso caldo e secco allora ha sicuramente la febbre.

E’ vero che generalmente il naso del micio è umido e che la sua secchezza potrebbe essere indice di qualcosa che non va, ma toccargli il naso non è certo un metodo sicuro per determinare l’ipertermia.

Come misurare la febbre al gatto

L’unico modo per sapere con certezza se il nostro amico soffre di una alterazione di temperatura è quella di utilizzare un termometro. Si consiglia di utilizzare un termometro digitale – più veloce e preciso -, ad esempio quelli diffusi per i neonati. Se possibile, meglio evitare i termometri di vetro, per il pericolo che si rompano e lascino frammenti taglienti sul pavimento.

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Prima di procedere è bene assicurarsi di avere a portata di mano tutto l’occorrente: termometro, olio di vaselina o lubrificante come l’olio di oliva, qualcosa di buono per intrattenere il gatto.

Se non c’è nessuno disponibile ad aiutarci, teniamo saldamente il gatto, abbracciandolo e tenendolo contro il nostro petto con tutto l’avambraccio lungo il suo fianco. Inseriamo nell‘ano la punta del termometro opportunamente lubrificato, offrendogli contemporaneamente una leccornia che possa distrarlo.

E’ importante essere delicati e non bruschi, per evitare che il gatto si spaventi e rischi di farsi (e/o farci) male con movimenti improvvisi e repentini.

E’ importante ricordarsi di disinfettare il termometro subito dopo l’uso. In alternativa, esistono in commercio appositi termometri auricolari per gatti, o termometri ad infrarossi per animali. In caso decidiate di acquistare uno di questi strumenti, è bene seguire scrupolosamente le istruzioni sulla confezione.

Gatto con la febbre: quanto dura e cosa fare

Se la temperatura supera i 39° ma rimane entro i 40°, la prima cosa da fare è sistemare l’animale in una stanza non troppo calda. E’ possibile aiutarlo a far scendere la temperatura e combattere la disidratazione mettendogli a disposizione abbondante acqua fresca o un cubetto di ghiaccio da leccare.

Lidratazione infatti è particolarmente importante, ed aiuta l’animale a mantenersi in forze nonostante il fisiologico calo dell’appetito. E’ poi opportuno contattare il veterinario se questa condizione dura più di 24 ore, per capire la causa della febbre ed eventualmente procedere con la somministrazione di farmaci adatti. A seconda della causa scatenante, il veterinario potrebbe prescrivere antibiotici, antipiretici, antinfiammatori ecc.

Se la febbre del gatto supera i 41° la condizione potrebbe diventare grave, ed è bene portare immediatamente l’animale dal veterinario. E’ inoltre fondamentale consultare sempre un esperto prima di dare farmaci al gatto, e non agire mai di propria iniziativa o somministrargli rimedi come il paracetamolo, che per i gatti risulta tossico.

La temperatura bassa nel gatto: ipotermia

Se la temperatura del gatto scende sotto i 38° allora si parla di ipotermia. E’ una condizione piuttosto grave, che va curata tempestivamente. Il corpo del gatto si può scaldare aiutandosi con coperte e/o borse di acqua calda, frizionando delicatamente a partire dal centro del corpo fino alle estremità. E’ poi opportuno contattare il veterinario per valutare come procedere. Le cause dell’ipotermia possono essere diverse: potrebbe essere sintomo di avvelenamento o intossicazione, di un tumore, di disfunzioni tiroidee o una reazione ad alcuni tipi di farmaco.