Isolamento sociale del cane: è maltrattamento
Provate ad immaginare di trovarvi in un posto a voi sconosciuto, completamente da soli, senza anima viva intorno.
Non avete TV, libri, distrazioni. Avete acqua e cibo, ma nessuno con cui condividerli.
Come vi sentireste? Ogni rumore vi spaventerebbe, il silenzio è pesante. Non sapete cosa fare, dove andare.
Ecco. Più o meno è la sensazione che provano i cani chiusi in box o da soli in giardino, in terrazza, in posti stretti e angusti, da soli, sempre da soli.
L’isolamento sociale del cane è una vera e propria forma di maltrattamento. Non si vede, perché non lascia segni evidenti sul corpo, ma c’è.
La Legge 189 “maltrattamento degli animali”, dalla L.R. 172 n.5 del 2005, dalla Legge 4-11-2010 n. 201, dall’Accordo 6-2-2003 recepito con Decreto 28-2-2009 riferisce il maltrattamento anche agli “animali tenuti in condizioni incompatibili con la loro natura”.
Il cane, come l’uomo, è un animale sociale, ama stare a contatto con l’uomo e con i suoi simili, ha necessità di avere un ruolo in famiglia. Ha bisogno di uscire dalla propria routine, per poter scoprire ed esplorare il mondo, per ricevere nuovi stimoli. Tutto questo è indispensabile per il suo equilibrio psico-fisico.
Quando portiamo a casa un nuovo amico a quattro zampe non dobbiamo pensare che gli sia sufficiente stare in un box o in giardino, isolarlo perché sporca, abbaia, salta, gira, rovina i mobili, fa pipì in casa.
Non dobbiamo abbandonarlo a sé stesso, concedendogli poche attenzioni o perlomeno non quelle che gli permettono di essere veramente felice ed appagato, senza mai fare una passeggiata, senza avere la possibilità di interagire.
Il cane in isolamento sociale entra in uno stato di forte stress, di sofferenza e disagio, è costretto a vivere in una condizione che non è della sua natura. E’ come se fosse condannato a subire una punizione continua, ad essere infelice ed insicuro. Non c’è sicurezza nello stare da soli.
Non prendete un cane solo perché avete un giardino da riempire, il cane non necessita di spazi ma di attenzioni. Non lasciate il vostro pet per molto tempo da solo senza stimoli, piuttosto dotatevi di un gioco o di un osso da sgranocchiare durante la vostra assenza.
Non usatelo solo come cane da guardia, senza mai una carezza, senza mai passare del tempo con lui.
Il cane ha tanto amore da dare, ama fare compagnia e stare in compagnia, ama vivere le dinamiche famigliari, fare parte del nostro mondo. Ha delle necessità proprie, certo, che non dobbiamo dimenticare.
Ma se non siamo disposti a condividere la nostra vita con lui, non facciamogli del male, non riteniamoci costretti ad avere un cane se non possiamo dargli quello di cui ha bisogno, ossia la nostra compagnia.