Il cane e l'ansia da separazione: come affrontarla e superarla?

Il cane e l’ansia da separazione: come affrontarla e superarla?


Ansia da separazione: cos’è e come si manifesta?

L’ansia da separazione è un vero e proprio disturbo, che può presentarsi nei cani di ogni razza ed età, anche in quelli che avevano sempre vissuto serenamente l’allontanamento del padrone. Si tratta della messa in atto da parte del cane di comportamenti che segnalano disagio e sofferenza nel momento in cui la figura umana di riferimento se ne va, o anche solo esce dalla sua visuale.

Si tratta di uno dei motivi per cui più frequentemente si ricorre ad un comportamentista animale. E’ una forma di eccessivo attaccamento al padrone, e può manifestarsi per diverse ragioni: il cucciolo potrebbe essere stato svezzato ed allontanato dalla madre troppo presto, oppure l’animale adulto potrebbe aver subito un abbandono in passato, o ancora può dipendere dal carattere unico di quel soggetto.

I sintomi più frequenti sono: lamenti e guaiti, abbaio continuo, atti di autolesionismo, distruzione di mobili e oggetti, o urinare in casa. Altrettanto spesso compaiono rifiuto di cibo e acqua, e una eccitazione esagerata ed iperattiva nel momento del ricongiungimento con il padrone.

Uscita e rientro a casa

Anche se verrebbe naturale, soprattutto se in nostra assenza l’animale ha distrutto la casa, sgridarlo o punirlo è in assoluto la reazione più sbagliata. Il cane infatti non è in grado di associare i suoi comportamenti sbagliati mentre il padrone era lontano da lui con la punizione che andrà a ricevere qualche ora dopo.

Il comportamento di sottomissione che il cane adotta di fronte alla sgridata non significa certo che ha compreso l’errore! Come trattare quindi il problema nel migliore dei modi? Innanzitutto è necessario che l’animale apprenda che le persone possono uscire di casa, ma certamente rientreranno.

Una buona strategia quella di non salutare il cane prima di uscire: infatti le carezze e le parole dolci prolungheranno il momento del saluto, dando al cane tutto il tempo di capire che sta per restare solo. Allo stesso tempo aumenteranno la sua ansia e la sua sensazione di abbandono quando le coccole finiscono e voi uscite. Il desiderio di rivedervi farà sì che al ritorno troviate il cane iperattivo, che fa mille feste e richiama l’attenzione che tanto gli è mancata.

Al rientro è bene ignorare l’animale per qualche minuto, per poi salutarlo e coccolarlo una volta che si è calmato.

Distrarre il cane in nostra assenza

Superata la fase dei saluti, bisogna provvedere ad intrattenere l’animale per tutto il tempo che sarà da solo a casa. Uno stratagemma utile può essere senz’altro quello di lasciare a sua disposizione cibo appetitoso che normalmente non mangia, insieme a qualche gioco speciale. Esistono in commercio giochi sicuri ed interattivi, che possono mantenere impegnato l’animale in nostra assenza. E’ importante però che questi oggetti vengano tolti dalla sua portata non appena rientriamo a casa, così non si stancherà di usarli e anche la volta seguente saranno utili come distrazione.

In alternativa, soprattutto se le ore di solitudine sono molte, si può cercare qualcuno che in nostra assenza possa trascorrere tempo con il nostro amico. Un dog-sitter è una soluzione poco economica, ma vale la pena valutare di spendere qualche soldo in questo modo piuttosto che per rifare l’arredamento di casa! E’ fondamentale che questa nuova figura venga introdotta poco a poco nella vita di famiglia. Il cane deve avere modo di conoscerla prima di iniziare a trascorrere il tempo da solo con lui.

Qualunque sia la soluzione che troviamo più adatta alle nostre esigenze, è sempre bene contattare il veterinario se il cane mette in atto comportamenti anomali. E’ infatti importante escludere eventuali patologie fisiche che potrebbero manifestarsi con problematiche comportamentali.