Cane che abbia di notte? Cosa succede se il mio cane disturba i vicini?

Cane che abbia di notte? Cosa succede se il mio cane disturba i vicini?


I cani abbaiano, si sa. E’ buona norma educare un cucciolo da subito a gestire adeguatamente la voce, per evitare che abbai incontrollatamente. Questo training è importante a maggior ragione se si vive in condominio, o altre persone abitano nelle nostre immediate vicinanze.

Se infatti il nostro amico a quattro zampe è particolarmente rumoroso, magari anche di notte, è possibile che disturbi notevolmente chi risiede accanto a noi.

Che cosa può succedere se non riusciamo a controllare il nostro animale, insegnandogli ad essere silenzioso?

Quali sono le conseguenze del lasciare il cane libero di abbaiare giorno e notte come più gli piace?

Responsabilità civile e penale per il padrone del cane rumoroso

L’Art. 659 si occupa del disturbo della quiete pubblica, ed è quello a cui è necessario fare riferimento per capire i rischi per il padrone di uno o più cani che disturbano il vicinato.

Chiaramente non è possibile impedire totalmente al cane di esprimersi, ed è quindi indispensabile che i vicini abbiano un certo grado di tolleranza, dal momento che non si può zittire totalmente un essere vivente. Ma quando scatta la responsabilità del padrone? Quand’è che le lamentele del vicino cominciano ad avere peso in sede legale? Se è solo una persona che si lamenta, probabilmente non si incorrerà in nessuna conseguenza, se non la rottura dei buoni rapporti di vicinato.

Se invece la lamentela arriva da più parti, probabilmente la situazione ci sta sfuggendo di mano, ed è necessario correre ai ripari oltre che prevedere la possibilità di incorrere in qualche sanzione.

In questo caso infatti si riconosce la responsabilità civile del proprietario, soprattutto se i querelanti sono in grado di dimostrare che il rumore prodotto dal cane supera i normali limiti di tollerabilità.

Si parla invece di responsabilità penale quando ad essere disturbato è un numero imprecisato di persone, che testimonino il superamento del limite da parte del nostro cane. Per fare questo vengono richieste apposite perizie che misurano i decibel: è certamente un procedimento lungo, ma questo non deve farci pensare che possiamo ignorare le proteste del vicinato.

Inoltre, una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che se le testimonianze dei querelanti convergono e confermano il disturbo arrecato, non è necessario richiedere particolari misurazioni. Non vale allora la pena di cercare di rimediare alla situazione?

Variabili: orari in cui il cane abbia

E’ intuitivo come ci siano molte variabili da valutare quando si parla del disturbo che un cane abbaiando arreca al nostro prossimo.

L’orario della giornata per esempio può fare una grandissima differenza, così come il prolungarsi o meno degli episodi rumorosi. Un cane che abbaia relativamente forte in tarda mattinata probabilmente sarà percepito come molto meno fastidioso di uno che abbaia o guaisce per tutta la notte.

Allo stesso modo, un episodio isolato non susciterà certo le stesse ire nel vicinato di qualcosa che accade continuamente, senza sosta. Infine, gli stessi decibel in un appartamento non hanno certo lo stesso effetto che in un ampio giardino di campagna circondato dalla natura.

Le decisioni del tribunale in merito a questi casi tengono (o dovrebbero) tener conto anche di queste variabili, che non sono facili da stabilire a priori.

Conseguenze e sanzioni

Se ci venisse riconosciuto il reato di disturbo della quiete pubblica, la sanzione massima ammonta a circa 300 euro, ma può aumentare in condizioni particolari. In alternativa, si potrebbero rischiare sino a tre mesi di reclusione. E’ anche possibile che gli organi giudiziari procedano al sequestro preventivo del cane, nel caso sia possibile che il reato si ripeta.

E’ ad esempio il caso di un animale che ogni notte rimane solo in casa, e abbaia disturbando sino al mattino, quando ritorna il padrone.

Questo reato è perseguibile d’ufficio, ciò significa che potrebbe essere sufficiente una semplice segnalazione per far partire l’iter relativo ad esso.

La questione comunque è piuttosto controversa, e casi simili sono giunti a differenti conclusioni, dopo un iter processuale. Non è infatti facile stabilire che cosa faccia parte del naturale diritto del cane ad abbaiare, e quando invece il rumore che fa diventa responsabilità del proprietario. In alcuni casi, come già detto, la sentenza ha dato ascolto alle lamentele dei vicini, senza bisogno di ulteriori indagini sui decibel effettivamente prodotti dagli animali. I proprietari infatti hanno il dovere di controllare i propri animali domestici, e sono responsabili di qualunque danno essi possano arrecare, compreso il disturbo. D’altronde, risale al 2006 la sentenza con cui il giudice Giudice di Pace di Rovereto (Sentenza del 11.8.2006) aveva stabilito che abbaiare è un “diritto esistenziale” dei cani. In casi simili quindi, molto sta alla valutazione del giudice, ed alla capacità dei querelanti di dimostrare l’effettiva molestia a loro arrecata.

Per approfondire:

Come evitare litigi ed educare il peloso

Il modo migliore per evitare di incorrere in queste spiacevoli situazioni è certamente il buonsenso ed educare ed addestrare adeguatamente il nostro animale dal momento che inizia la nostra convivenza. Un animale educato precocemente infatti apprenderà le norme di comportamento più adeguate, e sarà in grado di mantenerle anche da adulto, crescendo equilibrato e sereno.

Leggi il nostro articolo sull’insegnare al cane a non abbiare insistentemente e come farlo dormire di notte.

E’ importante poi osservare e capire quali sono eventualmente i motivi che scatenano il suo abbaiare incontrollato. Potrebbero essere rumori particolari come il campanile o l’ambulanza, oppure il passaggio del gatto del vicino, o la presenza di uccellini sul terrazzo. In questo caso è bene abituare l’animale a questi rumori e presenze, insegnandogli con pazienza e con molti rinforzi positivi che non deve allarmarsi ed abbaiare ogni volta che li sente o vede.

E’ un processo che richiede tempo e pazienza, ma i risultati saranno duraturi e garantiranno a tutti serenità e convivenze pacifiche! Altri motivi per cui il cane abbaia potrebbero essere stress o solitudine. Nel primo caso, cerchiamo di aiutarlo a superare il momento difficile, riducendo il più possibile le occasioni di nervosismo.

Se invece dobbiamo lasciare spesso da solo il nostro amico, accertiamoci che abbia avuto modo di sfogare le sue energie, di godere della nostra compagnia e che sia soddisfatto del tempo trascorso con noi.

Procuriamogli poi alcuni giochi e attività da fare in attesa del nostro ritorno, in maniera che non si annoi e che si riduca la sua necessità di abbaiare per autostimolarsi o per lamentarsi della sua solitudine.