
Come educare un cucciolo di cane alla vita domestica
Nessun cucciolo è per natura cattivo, né fa le cose allo scopo di farci un dispetto. Semplicemente, un cucciolo si comporta come tale, combinando disastri mentre cerca di scoprire il mondo che lo circonda.
Ogni cosa che fa per lui è realmente una buona idea, dettata dalla curiosità e dal fatto che, proprio come un bambino piccolo, l’ambiente per loro esiste solo in relazione ai loro bisogni e desideri.
Cose da non fare con un cucciolo
Se di fronte all’ennesima marachella puniamo con durezza l’animale – in maniera fisica ma anche solo verbale -, egli collegherà il nostro comportamento aggressivo ad una generale malvagità dell’uomo, e potrebbe finire per diventare aggressivo come mezzo di difesa da questa sua paura.
Il cucciolo non capisce di aver combinato un guaio, perciò non comprende l’atteggiamento negativo del padrone e, sentendo il bisogno di difendersi si potrebbe rivoltare contro di lui.
Questo malinteso ha come conseguenza che spesso il proprietario giudica erroneamente il suo animale come aggressivo, dando inizio ad un circolo vizioso di sfiducia da cui sarà sempre più difficile uscire per entrambi.
Cosa fare con un cucciolo
Se riscontriamo nel nostro piccolo amico atteggiamenti o abitudini che riteniamo inopportune, la prima cosa da fare cercare di capire quale sia stato il motivo delle sue azioni.
Facciamo un semplice esempio: il cucciolo ha mordicchiato il bordo delle nostre belle sedie di legno.
Cosa può averlo spinto a farlo? Probabilmente essendo piccolo sta cambiando i denti, e sente fastidio alle gengive. Mordere qualcosa di duro è per lui un modo di trovare sollievo a questo inconveniente.
Cosa potremmo fare per aiutare lui e salvare il nostro mobilio? Una soluzione potrebbe essere procurargli giochi da mordicchiare liberamente, o del cibo specifico per lo sviluppo dei denti. Insomma, piuttosto che impedire al cane di fare qualcosa, privandolo così di una valvola di sfogo probabilmente a lui indispensabile, cerchiamo di fornirgli alternative, mettendolo in condizioni di comportarsi in maniera adeguata.
Guardami, voglio solo attenzione!
La più grande soddisfazione e ricompensa per un animale, soprattutto quando cucciolo, è ricevere le attenzioni del suo proprietario.
Per questo il cagnolino sembra divertirsi un mondo a rubare ciabatte, giornali, abiti, cinture, o altri oggetti di proprietà del suo amico umano.
Quando lo rincorriamo per sgridarlo e per farci restituire la refurtiva, quello che lui impara è che rubare è un modo certo per ottenere tutta l’attenzione del padrone, che è esattamente quello che cercava. Impariamo quindi anche noi a non dare troppa importanza a comportamenti scorretti, in modo da non incentivare il cucciolo a ripeterli.
Stare insieme
Appena sveglio il cucciolo ha bisogno di sfogarsi e divertirsi, e questo è il momento migliore per dedicargli un po’ del nostro tempo giocando e coccolandolo. Possiamo uscire, fare una passeggiata o una corsetta, qualche esercizio di obbedienza.. qualunque attività che risulti gradevole per entrambi.
Una volta soddisfatto il suo bisogno di attenzioni, è importante fargli capire che ora dobbiamo dedicarci anche ad altre cose: distraiamolo con qualche gioco che possa fare da solo, sparpagliamo un po’ di cibo in giardino perché lo cerchi, o lanciamo qua e la delle palline con cui giocare.
In questo modo il cucciolo passerà il tempo in autonomia, fino a che non si appisolerà stanco e soddisfatto, lasciando a noi tempo e modo per le nostre faccende.
Collare e guinzaglio per il cucciolo
Possiamo distinguere due gruppi di cuccioli: quelli che tirano il guinzaglio per correre qua e là, e quelli che ad ogni passo si bloccano e si accucciano.
I primi tendenzialmente voglio arrivare subito alla meta, sono curiosissimi, vivaci ed impazienti.
Gli altri generalmente sono più timidi, timorosi, possono aver paura dell’ambiente in cui vi state avventurando (una strada trafficata, una zona con molti passanti…) oppure temere il collare stesso ed il guinzaglio.
Con i cuccioli impazienti bisognerebbe fermarsi ogni volta che il guinzaglio è tirato, in modo da far loro capire che quella non è la giusta modalità per andare a passeggio.
Con tanta pazienza da parte nostra, presto capiranno che restando al passo potranno godere molto di più delle vostre uscite, e scoprire tante nuove cose ogni giorno! I cuccioli timorosi invece vanno aiutati, prima di tutto cercando di capire cos’è esattamente che li spaventa.
Se temono realmente il collare in sé, possiamo provare ad inserirlo nelle sue abitudini in momenti piacevoli, magari dopo la pappa, in modo che lo colleghino a sensazioni positive.
Se invece la paura è data dall’ambiente esterno, cominciamo ad uscire dapprima in contesti meno confusionari, dove gli stimoli non sono eccessivi ed il cucciolo avrà modo di abituarsi e prendere confidenza con il mondo che lo circonda.
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