Cold tail: sindrome della coda fredda nel cane

Cold tail: sindrome della coda fredda nel cane


La sindrome della coda fredda

La sindrome della coda fredda è detta anche sindrome della coda morta/rotta, o conosciuta col nome inglese cold tail syndrome. Si tratta di un fenomeno per il quale il cane improvvisamente non scodinzola e non muove più la coda poiché prova un forte dolore, acuito se la si tocca alla base. Essa rimane inerte e cade molle, senza forze. Spesso si presenta un certo gonfiore alla base, a volte evidenziato dal pelo ritto in quella zona.

Può colpire tutta la coda a partire dalla base o, in alcuni casi, il cane mantiene la mobilità solo del tratto iniziale della coda. L‘andatura è inoltre diversa dal solito, è possibile che il cane fatichi a sedersi e a defecare. Si associa a pianto, dolore ed evidente sofferenza dell’animale. Spesso il padrone, preso alla sprovvista, si preoccupa moltissimo nel vedere il cane così sofferente, e pensa al peggio.

Cause

Le cause di questa sindrome non sono del tutto note. Si tratta di una lesione che colpisce i muscoli, e non le ossa come può sembrare guardando la posizione innaturale della coda. Esordisce improvvisamente, entrando subito nella fase acuta. E’ associata ad un grande sforzo fisico, o a particolari condizioni legate alle basse temperature.

Colpisce spesso i cani che sono soliti nuotare molto, oppure animali che per qualunque ragione sono rimasti esposti a temperature rigide relativamente a lungo. Sono noti casi di animali che hanno manifestato i sintomi dopo essere stati esposti alla pioggia, o a un trasporto in gabbia di durata considerevole.

I sintomi possono manifestarsi dopo un lasso di tempo molto variabile: possono passare minuti, ore, o anche un paio di giorni. Statisticamente, il fattore nuoto in acque fredde (lago, fiume, mare) sembra essere un fattore di rischio particolarmente indicativo.

Cure

La sindrome della coda fredda può risultare spaventosa per il proprietario, e certamente molto dolorosa per il cane. E’ possibile alleviare la sofferenza somministrando antinfiammatori (sempre su prescrizione veterinaria), ma in genere questa manifestazione scompare da sola entro qualche giorno, al massimo un paio di settimane.

E’ essenziale che il cane rimanga il più possibile a riposo durante questo periodo, e che riprenda l’attività fisica in maniera graduale. La sindrome infatti tende a ripresentarsi più facilmente in animali che ne hanno già sofferto. Si può agevolare la ripresa della piena funzionalità anche mantenendo ben calda la base della coda, eventualmente con il phon o con impacchi caldi.

Predisposizione di razza

La cold tail syndrome colpisce più spesso i cani che sono abituati a nuotare spesso, o utilizzati per riporto o salvataggio in acqua. Labrador, Golden Retriever, Beagle. Relativamente frequente è anche in alcuni cani da caccia, come Pointer e Setter, presumibilmente per l’attività fisica intensa. E’ comunque possibile che la sindrome si manifesti in altre razze, indipendentemente da sesso ed età.

Prevenzione

  • Dopo un bagno in acque fredde o l’esposizione a pioggia o neve, asciugare sempre attentamente e scaldare la zona alla base della coda. 
  • Se il cane ne ha già sofferto, evitare sforzi fisici prolungati e colpi di freddo.