Avvelenamento di cani e gatti: cosa fare e cosa sapere?

Avvelenamento di cani e gatti: cosa fare e cosa sapere?


La prima e più importante precauzione da prendere per evitare che il nostro cane o il nostro gatto si avvelenino è il mettere in atto una buona strategia di prevenzione. Sia che i nostri animali vivano in casa, sia che abbiano la possibilità di esplorare il mondo esterno, possono facilmente venire in contatto con o ingerire sostanze per loro tossiche, col rischio di procurarsi danni anche notevoli alla salute, arrivando – purtroppo spesso – alla morte per avvelenamento.

Un addestramento precoce degli animali a non mangiare ciò che trovano lungo i tragitti che percorrono (in cortile, al parco, per strada) è la prima e più importante forma di prevenzione, nonché l’arma più efficace contro il rischio di avvelenamento.

Per quanto riguarda il cane, ovviamente, l’educazione in tal senso risulta più semplice, ed è possibile insegnargli fin da cucciolo a prendere cibo solamente se ricevuto direttamente dal suo padrone.

Con un gatto invece è più difficile parlare di addestramento vero e proprio, tuttavia si possono ridurre notevolmente le occasioni di pericolo insegnandogli ad usare la lettiera, facendolo restare il più possibile in una zona “sicura” (ad esempio l’area della nostra casa e del nostro giardino), e soprattutto assicurandoci che sia sazio prima di farlo uscire, in modo che non abbia fame e sia quindi meno tentato da eventuali bocconi pericolosi.

SOS, cosa fare in caso di avvelenamento del nostro animale?

Cosa fare se, nonostante le precauzioni prese, il nostro animale ingerisce accidentalmente sostanze velenose?

Dobbiamo tener presente che le sostanze tossiche agiscono sull’organismo con modalità e velocità differenti, dando a volte pochissimo tempo per l’azione di contrasto, altre volte lasciando la possibilità di intervenire con successo anche dopo 48 – 72 ore.

La rapidità con cui il veleno agisce dipende anche dal peso dell’animale, dalla sua mole e dalle modalità con cui esso è entrato nell’organismo (ingestione, inalazione, ecc).

Sostanze tossiche diverse possono dare origine a sintomi differenti, ma alcuni di essi come tremori, convulsioni, perdita di equilibrio, instabilità sulle zampe, sono abbastanza comuni per tutti i veleni.

Sostenza velenose per cani e gatti

Ecco un elenco di sostanze velenose per cane e gatto relativamente comuni e quindi ad alto rischio di assunzione:

  • Metaldeide Si tratta di una sostanza chimica utilizzata in agricoltura contro chiocciole e lumache. Colpisce il sistema nervoso centrale, e nel giro di poche ore dall’ingestione provoca ipersalivazione, spasmi e convulsioni, vomito e diarrea, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca.
  •  Rodenticidi anticoagulanti Possono essere ingeriti dai nostri animali sia mangiando le esche per i ratti, sia (ma più raramente) ingerendo un topo avvelenato. Provoca emorragie interne e/o esterne, debolezza e inappetenza. I sintomi di avvelenamento da rotenticidi possono perdurare per alcune settimane.
  • Glicole Etilenico Sostanza comunemente presente nel liquido antigelo che utilizziamo per le nostre auto, oppure in solventi industriali. Attacca i reni ed il sistema nervoso, e spesso si rivela letale, soprattutto se a ingerirlo è stato un gatto.
  • Cioccolato La teobromina presente nel cacao risulta tossica per i cani quando supera la dose di 100-500 mg/kg. In poche ore dall’ingestione compaiono ipertensione, convulsioni, nervosismo, ipersalivazione, e la morte può sopraggiungere entro 6-24 ore.
  • Cipolla e aglio Per gli animali che mangiano gli avanzi del cibo domestico, questi bulbi tanto graditi ai proprietari possono rivelarsi nemici insidiosi: cipolla e aglio infatti possono distruggere i globuli rossi (emolisi), provocando entro cinque giorni una grave anemia. Questa intossicazione si verifica più frequentemente nel cane.
  • Azalea Bellissima pianta che orna balconi e giardini, ma completamente tossica. I sintomi di avvelenamento da azalea comprendono ipersalivazione, nausea e vomito, convulsioni, collasso ed infine morte dell’animale.
  • Cactus Come per l’azalea, tutte le parti del cactus sono tossiche, ed oltre ai classici sintomi intestinali provoca allucinazioni, ansietà, tremori e crampi addominali.
  • Poinsettia Comunemente conosciuta come Stella di Natale, provoca irritazione di bocca ed esofago, tosse, soffocamento, se vengono ingerite le sue parti tossiche (foglie, stelo, linfa).

Approfondisci l’argomento delle piante velenose per gli animali.

Se abbiamo ragione di credere che il nostro animale abbia ingerito una sostanza velenosa, è bene non attendere la comparsa dei sintomi, ma recarsi immediatamente dal veterinario, che dopo una analisi approfondita potrà decidere di effettuare gli esami necessari a verificare la presenza nell’organismo di veleni e quindi mettere in atto una terapia adeguata.

Come abbiamo detto, la tempistica spesso è fondamentale per una disintossicazione tempestiva che salvi la vita ai nostri animali.