Animali domestici anziani. Cosa fare quando cane e gatto invecchiano

Animali domestici anziani. Cosa fare quando cane e gatto invecchiano


Anche i nostri amici a quattro zampe invecchiano! Non dobbiamo intendere però questo cambiamento come qualcosa di patologico, ma è puramente uno stato fisiologico naturale.

Sui nostri pet sopraggiunge una fragilità generalizzata la quale può portare a determinate malattie e proprio per questo dobbiamo avere un’attenzione più elevata, quasi come delle vere sentinelle, per nonno micio e nonno fido.

Come succede nell’uomo, anche nei nostri amici animali, quando entrano nella terza età, accadono delle modificazioni del corpo e anche metaboliche, come ad esempio l’aumento di peso piuttosto che la diminuzione volumetrica. Il pet si muove meno, aumenta la fragilità delle sue ossa, ha una minore difesa immunitaria e minor motilità dell’intestino. Anche dal punto di vista comportamentale subentrano dei cambiamenti, il nostro pet è meno desideroso di giocare con noi, è meno euforico, percepisce con più fatica suoni e odori.

Quando un cane o un gatto possono definirsi anziani?

Uno dei parametri più utilizzati (nella specie canina) è la relazione età-peso. Ad esempio, fino ai 10 kg circa, possiamo considerare anziano un cane a partire dai 9/10 anni di età. Questo periodo scende con l’aumentare della taglia.

Nei gatti la senilità si aggira circa tra i 7 e gli 11 anni, a seconda della razza. Quando micio o fido invecchiano possono andare incontro ad una naturale diminuzione della funzionalità degli apparati; sono maggiormente riscontrabili problematiche a livello dentale come le parodontiti, le quali se non trattate, possono dare ripercussioni organiche in quanto l’animale tenderà a mangiare meno.

Fondamentale quindi anche una corretta alimentazione, scelta sotto consiglio del veterinario, selezionando le materie prime e valutando il corretto apporto proteico, lipidico, glucidico e di fibre. Infatti, l’attività fisica di un pet anziano non sarà di certo uguale a quella di uno giovane, si muoverà meno, e se continua a mangiare dosi importanti potrebbero insorgere problematiche legate al peso, come obesità e problemi articolari.

Controlli regolari

E’ bene tenere sotto controllo i nostri amici a quattro zampe senior, sottoponendoli almeno una volta l’anno a degli esami per verificare la funzionalità renale, quella epatica, la funzionalità pancreatica, senza dimenticare quella respiratoria e quella cardiovascolare: infatti, col passare degli anni la pompa cardiaca può essere soggetta a una diminuzione della funzionalità, a cambiamento del volume, a fibrosi delle valvole e anche i vasi sanguigni possono essere colpiti da deposizione di placche aterosclerotiche.

L’animale anziano è spesso abitudinario quindi dobbiamo fare attenzione a non stressarlo troppo e a non apportare cambiamenti troppo radicali alle sue abitudini, ma procedere sempre per gradi, con tranquillità.