L’aggressività nel cane: cause, prevenzione ed educazione
Cause dell’aggressività
Il cane è un animale ormai avvezzo da millenni alla convivenza con l’uomo. In generale, non esiste una vera e propria forma di cattiveria nel cane, né quella che chiamiamo aggressività si manifesta senza una ragione. Sono moltissimi i fattori che concorrono alla formazione del carattere nel cane, potenzialmente concorrenti nel dare origine ad atteggiamenti aggressivi.
- Dal punto di vista genetico, esistono razze più predisposte di altre a sembrare “cattive” (Rottweiler, Dogo, ecc). Si tratta in genere di animali di grandi dimensioni e piuttosto territoriali, che non sono pericolosi per natura ma possono diventarlo se educati dalle persone sbagliate.
- Quando ha dolori o malesseri: il disagio della sofferenza fisica può trasformarsi in aggressività se cerchiamo di avvicinare o manipolare il cane.
- Anche la paura è un forte stimolo, ed in questo caso l’aggressività risulta essere per il cane un tentativo di difesa.
- Ci sono poi patologie che coinvolgono il cervello e le aree di esso adibite alla gestione del comportamento
- Gli scatti di aggressività del cane possono dipendere dalla sua storia: abbandoni, traumi, maltrattamenti, possono aver segnato profondamente anche un animale generalmente mansueto.
Cane aggressivo verso il padrone o altri esseri umani
L’aggressività del cane nei confronti del padrone o di altri esseri umani va spesso fatta risalire ad un problema di educazione. Indipendentemente dalla razza – e ancor di più quando si tratta di animali geneticamente predisposti ad essere dominanti – il cane deve essere socializzato sin da cucciolo. La manipolazione dei piccoli, l’attaccamento all’umano, il rapporto di fiducia devono essere stabiliti sin dalle prime settimane di vita.
Un cane può reagire aggressivamente ad una storia di maltrattamenti, ma anche ad uno scorretto metodo educativo. Un eccessivo rigore infatti, con duri e frequenti rimproveri, difficilmente viene compreso dal cane, che alla lunga potrebbe reagire violentemente. Quello che fa mostrando aggressività apparentemente ingiustificata, non è che replicare ciò che vede fare nei suoi confronti. In caso di aggressività diretta contro gli estranei, può facilmente essere una questione di territorialità, o di gelosia e protezione nei confronti di quello che il cane considera il suo branco. Da ultimo, se si tratta di una femmina che ha da poco partorito, è probabile che il suo intento sia quello di proteggere la cucciolata.
Cane aggressivo verso altri cani o altri animali
L’aggressività tra animali è un fattore istintivo, che ha a che fare sia con la predominanza e la supremazia, sia con le fisiologiche necessità sessuali. Un animale territoriale, o particolarmente geloso del suo padrone, probabilmente reagirà piuttosto male alla vista di un suo simile che si inserisce in quello che considera il suo spazio. Anche in questo caso la causa primaria è spesso una mancata o inadeguata socializzazione, o una separazione troppo precoce dalla madre.
Le prime settimane di vita infatti sono cruciali per il carattere del cucciolo, ed è in questo periodo che i piccoli apprendono dalla madre come comportarsi e relazionarsi col prossimo, umano o animale che sia. I soggetti con un forte istinto predatorio spesso tendono a rivolgere le loro mire su altri animali, specialmente se di piccola taglia. Gatti, uccellini, galline o roditori possono facilmente diventare vittime di un cane aggressivo. Se la socializzazione tra cani e galline non è così scontata o facile da attuare, è possibile educare fermamente il cane a rispondere ai comandi, in maniera da potergli dare uno stop quando necessario.
Educare o rieducare il cane aggressivo
In caso di cane aggressivo, è certamente possibile migliorare la situazione attraverso l’educazione. Le situazioni meno gravi possono essere risolte dal padrone in autonomia, purché sia in grado di seguire un apposito programma e lavorare non solo con i comandi, ma anche con le emozioni e le risposte dell’animale. In alternativa, è possibile ricercare l’aiuto di un educatore esperto, che saprà indirizzare il lavoro di cane e padrone sulla giusta via.
Se il cane ha subito un trauma (spesso ad opera di persone crudeli, maltrattamenti o pestaggi), allora va ri-educato. Il processo di educazione e quello di ri-educazione possono sembrare simili, ma lavorano su diverse emozioni del cane. Un animale la cui aggressività è dovuta ad una socializzazione inadeguata, va “iniziato” daccapo alle pratiche di convivenza con altri animali e con gli esseri umani. La fiducia deve essere costruita partendo dalle basi. Il lavoro sarà più complesso quanto più il cane è adulto, ma in assenza di altri problemi il risultato sarà probabilmente duraturo.
Un animale che abbia perso la fiducia nell’uomo tanto da divenire aggressivo, va ri-educato. Bisogna superare l’ostacolo mentale che il trauma gli ha creato, e questo è un lavoro decisamente più complesso, dove entrano in gioco emozioni e paure profonde. In generale, è bene procedere per gradi, evitando di sottoporre l’animale a situazioni stressanti che potrebbero scatenare le sue ire. Cerchiamo un luogo tranquillo dove farlo passeggiare, situazioni poco affollate dove si possa scaricare in libertà. In secondo luogo, è importante non confondere autorevolezza con autoritarismo. Un’eccessiva severità infatti causa facilmente una reazione negativa. Molto più fruttuosi ed adatti alla situazione invece sono i rinforzi positivi quando il cane si comporta adeguatamente.
Prevenzione dell’aggressività
Il primo passo per prevenire un futuro atteggiamento aggressivo del cane è certamente quello di procedere da subito con una educazione adeguata.
- Soprattutto in caso di razze notoriamente dominanti e territoriali, è bene stabilire una leadership chiara, garantendo l’ubbidienza del cane.
- E’ inoltre fondamentale essere di esempio, e non agire mai con violenza nei confronti dell’animale. Evitare assolutamente urla e punizioni corporali.
- Regolari controlli veterinari poi sono necessari per prevenire ed eventualmente curare immediatamente malesseri che potrebbero provocare dolore e reazioni aggressive.
- Un’attenta osservazione del cane poi sarà fondamentale per poter agire subito in caso si notino segnali di stress, malessere, ansie o altre variazioni comportamentali che potrebbero sfociare in atteggiamenti inadeguati da parte sua.
- Attenzione anche alla dieta e ad eventuali farmaci ed integratori: se il cibo non è di qualità o i nutrienti sono mal equilibrati, non è infrequente che le ripercussioni delle carenze metaboliche si facciano sentire anche sul comportamento.
A chi rivolgersi
In caso di dubbio, o se il cane mostra improvvisamente atteggiamenti di aggressività immotivata, è bene rivolgersi immediatamente al veterinario. Sarà lui infatti a valutare innanzitutto la salute fisica dell’animale, ed in seguito a suggerire possibili soluzioni.
Se non si riscontrano cause fisiche all’origine dell’aggressività, la cosa migliore è rivolgersi ad un etologo. Gli etologi sono esperti di comportamento animale. Grazie alla loro osservazione dell’animale, unite alla conoscenza il più possibile approfondita della sua storia, l’etologo saprà indirizzare cane e padrone verso il percorso più adatto per risolvere il problema.